A 5 Km dalla cittadina di Bolsena in direzione Sud all’altezza  del Km 108.200 si trova il Parco  Archeologico Naturalistico di Turona. Il parco rappresenta il tipico  aspetto collinare che ricopre i monti Vulsini nell’alto Lazio: nei boschetti e  i corsi d’acqua in cui è possibile incontrare diffusamente le specie arboree ed  arbustive come: il carpine, l’ornello, il ligustro, la ginestra, il  caprifoglio, l’olmo, il sambuco, il corniolo, la rosa canina, il nespolo, il  rovo ed il sorbo.
Il parco è attraversato dal Fosso Turona e Arlena che lo delimitano e si snodano lungo il loro  percorso con le famose cascatelle. Il fosso Arlena trae origine dalle sorgenti  naturali del Bucine le cui acque son drenate fino al lago.
Nel Parco vivono specie tipiche dei Monti Volsini, alcune rare,  altre completamente assenti nel circondario. Da segnalare sono l’airone cinerino ed il merlo acquaiolo, la rana verde e la rana dalmatina e la raganella, gli  ormai rari granchi, le anguille che risalgono dal lago e  qualche trota.
Inoltre lungo le pendici di un colle minore, detto della  Capriola, è stata rinvenuta un area  sepolcrale da cui sono stati portati alla luce numerosi reperti  relativi agli arredi funerali oggi esposte presso il Museo Territoriale del Lago di Bolsena. 
Tra storia e cultura, lungo il percorso segnato dal Fosso di Arlena, si rinvengono  numerosi mulini di valenza  archeologica risalenti al XIV Sec. che servivano gli abitanti del circondario,  comprese più distanti comunità di Marta e Capodimonte. Per molti di questi  mulini (almeno sei o sette) non resta che dei ruderi. Tuttavia in cima al  colle, in prossimità della sorgente del Bucine, uno di questi mulini si è  conservato in virtù del fatto che è stato attivo fino agli anni sessanta.
Trekking  e Bike al Parco di Turona
  Il punto di partenza per le passeggiate è l’area adiacente la  chiesetta: da qui si entra in un bel bosco di cerri, indicato sulle carte settecentesche  come “Bosco Elerno”; sulla sinistra una piccola sorgente di acqua fresca; poco  più in alto si nota un’area attrezzata per pranzi al sacco.  Il bosco è attraversato dal Fosso della  Turona che fornisce l’acqua potabile al comune di Bolsena fin dall’epoca  romana. La meta della passeggiata, che coincide con un tratto della via  Francigena, è raggiungere la cima della collina principale, dove esisteva in  epoca etrusca un insediamento, di cui rimangono pochi resti, che dominava il  lago e il paesaggio circostante noto come Civita di Arlena. Informazioni sugli  scavi e sui reperti rinvenuti sono reperibili nella sezione archeologica del  Museo territoriale del lago di Bolsena (Palazzo Monaldeschi). 
 Arrivati in cima alla collina, il panorama sul lago di  Bolsena è straordinario. Si nota anche una profonda faglia tufacea larga circa  un metro e mezzo (quasi una “via cava” in miniatura) che sembra dividere la  collina. Si riscende a valle e si ritorna al punto di partenza con un percorso  ad anello, costeggiando in buona parte il Fosso di Arlena, che trae origine  dalle sorgenti del Bucine, situate più in alto: il corso d’acqua è  caratterizzato da una serie di cascatelle e dai ruderi di molini, una volta  presenti lungo il suo corso e in grado di soddisfare le esigenze della maggior  parte delle comunità gravitanti sul lago. Anche in questo caso parte del tratto  coincide con la Via Francigena.
 La passeggiata dura circa 3 ore per un totale di 5 km.
  Partendo dalla chiesetta si può anche optare per una più  breve passeggiata lungo il sentiero, tra piccole cascate lungo il fosso di  Arlena, che sale sulla destra (indicato come Via Francigena) fino a raggiungere  di uno degli antichi mulini. 
  Fonte: Club Alpino Italiano -  Perugia  
  La bellezza del parco e la praticabilità dei sentieri sono  meta degli amanti della mountain bike. 
                           
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